La notizia dell’assegnazione del premio Nobel per la Pace a Malala Yousafzai, ragazzina pachistana che nel 2012 fu ferita gravemente in un attentato dai talebani, e a Kailash Satyarthi, attivista indiano che si batte per i diritti dei bambini, è una di quelle cose che ti cambiano la giornata e ti fanno esclamare: “Era ora!”.Continua