La coalizione #LoStessosì, di cui Amnesty International Italia fa parte, si mobiliterà nei prossimi giorni in vista della discussione in Senato del ddl Cirinnà sulle unioni civili prevista per il prossimo 28 gennaio.
E’ un momento importante per i diritti civili del nostro Paese e il simbolo dell’iniziativa, il cuore che rappresenta il matrimonio egualitario dentro una sveglia, è stato scelto proprio per ricordare che l’ora dei diritti, in Italia, è ormai “scaduta” da un pezzo!
La legislazione italiana finora, infatti, non prevede alcun riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso, alle quali è vietato sposarsi. Le unioni di persone dello stesso sesso in Italia si qualificano come coppie di fatto perché per loro non esiste alcun altro statuto giuridico che disciplini obblighi reciproci e diritti sociali. Di fronte a questo vuoto normativo, ad esempio, in caso di morte del partner, a differenza del matrimonio in cui il coniuge superstite è erede legittimo, tra i conviventi (anche tra persone di sesso opposto) non esiste alcun diritto all’eredità.
Dopo un iter iniziato nel giugno 2014, la Commissione Giustizia di Palazzo Madama ha approvato il testo base per il ddl sulle unioni civili presentato dalla senatrice Monica Cirinnà. Il Disegno di legge introduce un nuovo istituto giuridico fondato sull’art. 2 della Costituzione, che riconosce alcuni diritti sociali alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
A oggi l’elenco provvisorio delle città comprende: Ancona,