Amnesty International in Lombardia si esprime sulla escalation di politiche discriminatorie nei confronti delle persone LGBTI.
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Di fronte al costante aumento di questi atteggiamenti discriminatori da parte di alcuni settori della amministrazione pubblica, e in vari comuni della Lombardia, Amnesty International Lombardia ha emanato il seguente comunicato:
Vi trasmettiamo qui il testo completo del comunicato:
Amnesty International Italia – Circoscrizione Lombardia
COMUNICATO STAMPA
AMNESTY INTERNATIONAL IN LOMBARDIA ESPRIME PREOCCUPAZIONE PER L’ESCALATION DI POLITICHE DISCRIMINATORIE NEI CONFRONTI DELLE PERSONE LGBTI
Diversi enti locali della Lombardia (tra cui la stessa Regione, il Comune di Lonato del Garda, il Comune di Saronno) stanno portando avanti negli ultimi tempi una vera e propria campagna di contrasto alla cosiddetta Teoria del gender. Sotto questa egida in realtà si celano una serie di azioni volte a vietare la lettura di alcuni libri nelle scuole, a impedire la presentazione di libri in spazi pubblici o la realizzazione di convegni sui diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti).
Amnesty International in Lombardia esprime la sua preoccupazione per i contenuti di tali iniziative, in quanto diffondono argomenti totalmente infondati, privi di qualsiasi carattere scientifico, apertamente discriminatori e che hanno come fine ultimo quello di sostenere l’idea secondo cui l’unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori sia la famiglia formata da uomo e donna.
Questi argomenti non solo sono a carattere fortemente discriminatorio, ma attaccano i programmi finalizzati all’inclusione sociale, alla lotta contro la discriminazione e all’accettazione di ogni forma di manifestazione della sessualità, ponendosi in aperto contrasto con gli standard internazionali ed europei relativi alla tematica.
Inoltre in alcuni casi queste azioni, censurando libri o testi scolastici od ostacolando la realizzazione di seminari e convegni, violano i diritti sanciti dalla nostra Costituzione, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e da trattati sulla libertà d’espressione, quali il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali, che l’Italia è tenuta a rispettare.
“Amnesty International in Lombardia vuole richiamare l’attenzione sul fatto che in Italia i diritti delle persone Lgbti sono messi a rischio dalla discriminazione e da altri fattori legislativi, sociali e culturali. Le istituzioni hanno l’obbligo di prevenire e contrastare la discriminazione, perché qualsiasi eccezione all’universalità dei diritti umani è inaccettabile” ha dichiarato Simone Samuele Rizza, responsabile Circoscrizione Lombardia. “Negli ultimi anni, attacchi verbali e fisici nei confronti delle persone Lgbti si sono verificati con preoccupante frequenza, mentre diversi esponenti politici e istituzionali hanno continuato a fomentare un clima di intolleranza e di odio verso le persone Lgbti con dichiarazioni palesemente discriminatorie.Per questi motivi” ha aggiunto Rizza “Amnesty International in Lombardia auspica che le istituzioni locali sostengano invece i progetti educativi e le iniziative di carattere pubblico, come presentazioni di libri o convegni che mirino a sensibilizzare e a contrastare la discriminazione, senza sottoporli ad azioni di censura, diffamazione o divieti in nome di una sedicente lotta alla Teoria del gender.”