EDU con una nuova, interessante proposta riconosciuta dal MIUR
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Il principio di non discriminazione, sancito dall’articolo 2 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, garantisce parità di trattamento tra le persone e stabilisce il divieto di qualsiasi forma di discriminazione, inclusa quella basata sull’orientamento sessuale. Contrariamente a queste indicazioni, in molte parti del mondo la repressione subita da lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuati (Lgbti) è spesso difesa con vigore dai governi o dall’opinione pubblica, in nome della religione, della moralità o della salute pubblica.
Amnesty International, attraverso l’Educazione ai diritti umani (EDU), lavora per combattere gli stereotipi e i pregiudizi che sono spesso alla base degli episodi di discriminazione e violenza, informando e sensibilizzando l’opinione pubblica affinché tutti siano in grado di attivarsi per far rispettare i propri e gli altrui diritti.
La scuola è il primo e fondamentale luogo in cui l’espressione della propria personalità in formazione si confronta con i modelli prevalenti nella società: per questo motivo, Amnesty International organizza un corso dedicato alla tematica della discriminazione dovuta all’orientamento sessuale e all’identità di genere, riconosciuta a pieno titolo come inerente al rispetto dei diritti umani.
Il corso si terrà nei giorni 19, 20 e 21 Aprile, dalle ore 14,30 alle ore 17,30, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Falcone Righi di Corsico – Viale Italia, 22/24, Corsico (MI).
La proposta è articolata in 9 ore. Il percorso si ispira alle unità didattiche presenti all’interno della Guida per docenti “Diritti LGBTI, diritti umani”, elaborata da Amnesty International con il supporto di educatori esperti e la consulenza di psicologi e insegnanti. Gli incontri seguiranno un percorso specifico: partendo dal concetto di identità si cercherà di sottolineare l’importanza dell’ascolto e della conoscenza dell’altro, elementi fondamentali per la costruzione di un ambiente aperto e accogliente; in seguito verrà sottolineata l’esigenza dell’utilizzo di un linguaggio non discriminatorio per arrivare, infine, ad analizzare la situazione della propria scuola e a elaborare strategie condivise per migliorare la condizione attuale e rendere la scuola “libera dall’omofobia e la transfobia”. L’ultima sessione verrà dedicata alla valutazione partecipativa del corso.