Fermiamo la detenzione e la tortura dei migranti in Libia
Il da
Aprile 2019 – Ormai è chiaro che nei centri di detenzione libici vengono quotidianamente perpetrati, a danno dei rifugiati, violazioni dei diritti di ogni genere: torture, violenze sessuali, maltrattamenti. I prigionieri vengono trattenuti in condizioni disumane.
L’Europa non sta facendo nulla per contrastare questo orrore. Anzi, Fornendo alla Guardia costiera libica formazione e imbarcazioni per trasportare i migranti indietro nel paese, i leader europei contribuiscono a sofferenze inenarrabili.
Ma è importante far pressione anche sui leader libici ed europei ricordando che vanno fatte delle azioni per contrastare queste violazioni che accadono quotidianamente nei lager libici.
Chiediamo ai leader libici ed europei a collaborare urgentemente per:
rilasciare tempestivamente tutti i migranti e i rifugiati dai centri di detenzione e porre fine alla detenzione arbitraria di rifugiati e migranti in Libia
indagare su tutte le accuse di tortura e altri maltrattamenti nei confronti di rifugiati e migranti in Libia, e assicurare che i sospetti responsabili siano perseguiti in un processo trasparente ed equo per porre fine al circolo vizioso degli abusi.
reimpostare la cooperazione con la Libia in materia di migrazione, dando priorità alla protezione dei diritti umani dei rifugiati e dei migranti, invece di intrappolare le persone in Libia
riconoscere formalmente l’UNHCR in Libia e consentire all’organizzazione di svolgere appieno il suo mandato, compresa la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.