Gassman incontra il pubblico per lo spettacolo di supporto ad Amnesty
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Incontro con il pubblico il 24 novembre 2011 – Fnac di Milano
Nel pomeriggio dello scorso 24 novembre, l’attore Alessandro Gassman, in occasione del tour del suo ultimo spettacolo teatrale, ha incontrato il suo pubblico presso lo spazio Fnac di Milano, in un evento organizzato con Amnesty International.
Gassman si trovava a Milano per lo spettacolo “Roman e il suo cucciolo”, attraverso il quale sostiene Amnesty, di cui è testimonial da diversi anni, e affronta importanti tematiche sociali.
L’incontro è stato l’occasione per vedere il Gassman uomo e non solo l’attore, attento alle campagne di Amnesty e alle problematiche relative ai diritti umani in generale. All’evento erano anche presenti altri attori dello spettacolo, nonché Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.
“Come hai incontrato Amnesty e cosa rappresenta per te esserne il testimonial?” gli è stato chiesto, tra le varie domande rivolte dal pubblico presente in sala.
Ha commentato Gassman che si era messo in contatto con Amnesty in occasione di un altro spettacolo, “La parola ai giurati”, poiché voleva che attraverso il suo tour con quest’opera si potesse sponsorizzare e promuovere un’associazione come Amnesty.
Ha anche precisato di ritenersi molto orgoglioso di questa scelta e di questo incontro, poiché aggiunge al suo mestiere una valenza più grande.
Ha poi evidenziato che tra i tanti mestieri che ha sperimentato, il teatro è certamente quello che gli permette di esprimersi in libertà, potendo anche scegliere i testi, le persone con cui lavorare, etc. Nel corso dei vari interventi, sono state inoltre citate varie storie, anche a lieto fine, sempre relative alla tematica della tutela dei diritti umani, facendo riferimenti ad avvenimenti più o meno recenti e a diverse parti del mondo (da Lampedusa alla Russia, dall’Iraq alla Libia, etc.).
Infine, durante l’incontro è stata più volte sottolineata dai vari ospiti la necessità di sponsorizzare di più l’abbinamento teatro-organizzazioni per la tutela dei diritti umani, prendendo spunto da quella che è stata l’esperienza di Gassman e dei suoi collaboratori, con l’augurio che molti altri teatri, attori e registi decidano ci abbracciare presto questa scelta.