Dal 21 giugno è iniziata a Milano la Pride Week. E’ un’occasione speciale perché fa convergere in questa settimana un gran numero di eventi, discussioni, spettacoli e dibattiti legati al mondo LGBTi.
Amnesty International Lombardia sarà presente durante questa settimana, al Pride Square e alla parata finale del 29 giugno.
Il Pride Square trasformerà dal 27 al 29 giugno la zona di Porta Venezia in una piazza diffusa che ospiterà incontri, e sarà luogo di confronto ma anche di svago. Amnesty sarà presente con un gazebo in Piazza Oberdan, dalle ore 15 alle ore 24, per informare, scambiare esperienze, dati e firmare le petizioni per chi non vede ancora rispettati i diritti GBTi.
Inoltre vi aspettiamo numerosi Alla Parata Finale! Cercate il giallo di Amnesty e partecipate alla parata insieme a noi! E vi aspettiamo tutti, ricordate che “Non bisogna essere la causa per difendere la causa”. Il rispetto dei diritti di tutti ci riguarda sempre, e ci coinvolge in prima persona.
“Anche quest’anno al Pride protestiamo e sfiliamo con orgoglio per un mondo di uguaglianza, dignità e giustizia per tutte le persone senza distinzioni”. La nostra preoccupazione è rivolta alla misoginia dilagante sui social con la proliferazione di comportamenti criminali come cyberbullismo e revenge porn.Scendiamo in strada per ribadire la nostra richiesta di estendere la “Legge Mancino” ai crimini di natura omofobica e transfobica e contestiamo la mancata equiparazione sul piano legale delle coppie omosessuali a quelle eterosessuali. (cit.Amnesty.it)
ONDA PRIDE: GIUSTIZIA PER MARIELLE E ZAK
Non ci stanchiamo di ribadirlo: l’onda Pride sarà anche l’occasione per continuare a chiedere giustizia per Marielle Franco, instancabile attivista brasiliana in prima linea per i diritti delle donne nere, dei giovani nelle favelas, delle persone Lgbti e delle comunità emarginate, uccisa in un agguato a Rio de Janeiro nella notte tra il 14 e il 15 marzo 2018. Chiediamo che i mandanti del suo brutale assassinio vengano individuati.
Chiediamo verità e giustizia anche per Zak Kostopoulos, attivista queer e difensore dei diritti delle persone Lgbti e HIV positive in Grecia. Il 21 settembre 2018, Zak è stato brutalmente picchiato da due uomini in un negozio nel centro di Atene. Un video mostra l’arrivo della polizia sulla scena del pestaggio, e riprende gli agenti che usando una violenza inaudita lo arrestano mentre giace al suolo agonizzante. Zak è morto a seguito delle ferite multiple riportate, e la famiglia, gli amici e tutta la comunità di chi difende i diritti umani continua a chiedere giustizia.
Ultim’ora: vista la situazione in cui si trova in questi giorni la Sea Watch 3, Amnesty International aderisce a Insieme senza muri con la sua iniziativa: portiamo tutti un nastro azzurro per ” sentire chiara e forte la nostra voce, facciamo sentire a tutte le persone a bordo della nave che non sono sole. Perchè prima di tutto vengono le persone”. Leggi di più qui>