In questi giorni in cui si parla tanto del Covid-19, molti settori della popolazione sono a rischio. In tutto il mondo. Le fasce più deboli della società sono quelle che non hanno cure o protezioni. Quelle cure e quelle protezioni sulle quali noi quotidianamente parliamo e dibattiamo e che ci sembra chiaro siano un diritto. Per noi. Ma se portiamo lo sguardo fuori da casa, ci sono delle categorie vulnerabili che oggi sono a forte rischio. Persone anziane o con malattie croniche, tutte le persone che lavorano in prima linea contro il virus e per le persone, tutte le persone senza fissa dimora, i rom e i migranti, la popolazione carceraria, donne vittime di violenza domestica, i lavoratori precari.
Tutti loro, vulnerabili dal punto di vista della salute o della sussistenza economica.
Amnesty International ha lanciato un appello alle istituzioni.
Cosa chiediamo?
Cosa dovrebbero e cosa non dovrebbero fare il governo e le istituzioni
garantire il diritto alla salute
proteggere gli operatori sanitari e i lavoratori nelle industrie ritenute “chiave” o “essenziali”
assicurare che le misure adottate siano necessarie e proporzionate
garantire il diritto all’acqua e ai servizi igienico sanitari per tutti
garantire i diritti dei lavoratori e l’accesso alla sicurezza sociale e alla protezione
mettere la parità di genere al centro della risposta al Covid-19
proteggere la libertà di espressione e garantire l’accesso alle informazioni
rispettare il diritto alla privacy
mostrare solidarietà a livello regionale e internazionale