Oltre la finestra, con il patrocinio di Amnesty e contro la violenza sulle donne
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Francesco Testi ha presentato il suo cortometraggio “Oltre la finestra”, a sostegno della campagna contro la violenza sulle donne lanciata da “Senza veli sulla lingua”, associazione no-profit.
Recentemente presso la Sala Pirelli della Regione Lombardia in Via Fabio Filzi 22, a Milano, è stato presentato in anteprima “Oltre la finestra”, il cortometraggio ideato dall’attore e regista Francesco Testi, per dare il via alla nuova campagna sociale contro la violenza sulle donne promossa dall’associazione “Senza veli sulla lingua”, di cui Testi è socio onorario.
All’evento, patrocinato dalla Regione Lombardia e da Amnesty International Italia, hanno partecipato: Francesco Testi attore e regista; Ebla Ahmed, Presidente dell’Associazione no profit Senza Veli Sulla Lingua; Mauro Coruzzi, in arte “Platinette”, conduttore radiofonico e giornalista; gli avvocati Alessia Sorgato e Massimo D’Onofrio, e la counsellor Annalisa Cantù.
Il cortometraggio, che si ispira a una storia vera, racconta il dramma e la profonda angoscia di una donna (interpretata dall’attrice spagnola Lola Manzano) che subisce in silenzio la violenza fisica e psicologica del proprio compagno, ma che non riesce a ribellarsi al suo aguzzino. La protagonista, schiacciata da un forte senso di colpa, non ha la forza di denunciare alle autorità il suo maltrattatore e di conseguenza non riesce a cambiare il suo destino. “Oltre la finestra” vuole essere un monito per tutte le donne vittime di violenza che non hanno il coraggio di denunciare chi fa loro del male.
Francesco Testi, inoltre, sostiene anche la richiesta portata avanti da “Senza veli sulla lingua” affinché vengano inasprite le pene per chi maltratta le donne. “L’inasprimento delle pene per chi commette violenza è un passo fondamentale nella lotta a questa piaga sociale. Lo scopo del mio cortometraggio è quello di dare una scossa al nostro governo affinché si adoperi in tal senso”, ha detto Testi.
Il cortometraggio “Oltre la finestra” è stato dedicato alla memoria di Liliana Mimou, la donna uccisa dal suo ex fidanzato un anno fa. Il suo caso è stato preso in carico dall’associazione “Senza veli sulla lingua” e seguito dall’avvocato Alesssia Sorgato. La madre e la sorella della vittima hanno partecipato all’evento.
L’associazione “Senza veli sulla lingua”, fondata quattro anni fa dall’avvocato anglo-italo-yemenita Ebla Ahmed, insieme ad altri tre soci fondatori,offre assistenza medico-legale alle vittime di violenza di genere. La vicepresidente è Patrizia Scotto di Santolo, scrittrice e collaboratrice presso testate on-line, mentre il consigliere è l’imprenditore Alessio Sacco. Le persone che chiedono aiuto a “Senza veli sulla lingua” possono contare su un team di legali altamente qualificati, oltre a commercialisti, psicologi, counselor e mediatori culturali. L’associazione si prende cura delle donne in difficoltà e attualmente conta di sei sportelli in diverse città italiane: due a Milano e gli altri a Roma, Rimini, Prato e Varedo, in Brianza. Per informazioni:www.senzavelisullalingua.com.