Patrick Zaki – A Milano si è svolta il flash mob per chiedere per la sua liberazione.
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Il 26 di giungo si è svolto nelle vicinanze del Consolato egiziano un flash mob per chieere di liberare Patrick Zaki.
La mattina del 7 febbraio, in base a quanto riferito dai suoi avvocati, agenti dell’Agenzia di sicurezza nazionale (NSA) hanno arrestato e tenuto bendato e ammanettato Patrick George Zaki per 17 ore durante il suo interrogatorio all’aeroporto.
I pubblici ministeri di Mansoura hanno ordinato la detenzione preventiva di Patrick George Zaki in attesa di indagini su accuse tra cui “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”.
Il 5 marzo, Patrick George Zaki è stato trasferito nella prigione di Tora, al Cairo. Quattro giorni dopo ha avuto luogo l’ultimo incontro coi suoi familiari.
Ci sono notizie di detenuti che hanno contratto il Covid-19 nel complesso carcerario di Tora, dove è detenuto Patrick che, asmatico, è dunque sottoposto a un rischio alto dal punto di vista sanitario.
Patrick George Zaki è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Per tutto questo, Amnesty International Lombardia si unisce a tutti coloro che, in Egitto, in Italia e nel mondo, chiedono alle autorità egiziane di liberare immediatamente Patrick George Zaki.