Rapporto annuale 2013 di Amnesty International. Come stanno i diritti umani?
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I diritti umani in 159 paesi del mondo nel corso del 2012 nel Rapporto annuale 2013 di Amnesty International, presentato il 23 maggio 2013.
Il Rapporto testimonia il coraggio e la determinazione di donne e uomini che hanno chiesto a gran voce il rispetto dei loro diritti e proclamato la loro solidarietà nei confronti di quanti hanno subito violazioni, ma anche l’impegno solo a parole dei governi a tutelare i diritti umani, invocando questioni d’interesse nazionale, di sicurezza e ordine pubblico, per giustificare le violazioni di quei diritti.
In Italia? Il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi “Anche quest’anno, il capitolo dedicato all’Italia testimonia di una progressiva erosione dei diritti umani, di ritardi e vuoti legislativi non colmati, di violazioni gravi e costanti se non in peggioramento. Una situazione con molte ombre, tra cui l’allarmante livello raggiunto dalla violenza omicida contro le donne, gli ostacoli che incontra chi chiede verità e giustizia per coloro che sono morti mentre si trovavano nelle mani di agenti dello stato o sono stati torturati o maltrattati in custodia, la stigmatizzazione pubblica sempre più accesa di chi è diverso dalla maggioranza per colore della pelle o origine etnica”.
“È più che mai giunto il momento di fare riforme serie nel campo dei diritti umani. Non ci sono alibi. Non regge l’alibi della crisi, ammesso che considerazioni economiche possano valere a fronte della necessità di proteggere valori fondamentali. Anche le violazioni dei diritti umani costano, e spesso di più della loro tutela. Né rappresenta un’obiezione valida la presunta limitazione dell’agenda del governo. Il parlamento è stato eletto e il governo è in carica: entrambi sono tenuti a svolgere le rispettive funzioni nell’interesse generale e a garantire l’attuazione delle convenzioni internazionali che il nostro paese si è impegnato a rispettare” – ha concluso Marchesi.