may, 2017

10may21:0023:00Lecco, incontro con Alejandro Solalinde

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Event Details

18157268_10154271440532583_5627018005303317734_n Mercoledì 10 maggio un appuntamento imperdibile in tema di Diritti Umani: sarà a Lecco padre Alejandro Solalinde, sacerdote messicano difensore dei diritti umani dei migranti, candidato al Premio Nobel per la Pace 2017 e “condannato a morte” dalle organizzazioni criminali della droga e del traffico di esseri umani. Padre Solalinde, a maggio in Italia su invito di Editrice missionaria italiana e Amnesty International in collaborazione con Libera per accompagnare la presentazione del libro “I narcos mi vogliono morto”, farà tappa a Lecco mercoledì 10 maggio alle ore 21 presso la Casa sul Pozzo, in Corso Bergamo n. 69. “Un milione di dollari. È questa la cifra che i narcotrafficanti sono disposti a pagare pur di vedere ucciso Alejandro Solalinde, il più importante difensore dei migranti in Messico, responsabile di un centro di accoglienza a Ixtepec, città nel sud del Paese, nel quale ogni anno transitano 20 mila migranti. Solalinde è un sacerdote cattolico che dal 2011 vive sotto scorta per il suo impegno contro i narcos e per aver denunciato la corruzione delle autorità pubbliche. [...] Sono mezzo milione gli indocumentados che ogni anno transitano in Messico dal Centroamerica (Salvador, Guatemala, Honduras, …) verso gli Stati Uniti. Il 25% di loro sono donne, il 10% minori. Da quando entrano in Messico i migranti - che fuggono dalle violenze urbane e civili del Centroamerica - possono impiegarci almeno un mese per raggiungere la frontiera statunitense, il sogno di ogni migrante alla ricerca di una vita migliore: in questo lungo viaggio sono vittime di rapimenti, violenze, torture, schiavismo a fine sessuale da parte dei narcotrafficanti, che incrementano i loro traffici: questo «commercio» di esseri umani vale 50 milioni di dollari all’anno. Ogni giorno 54 indocumentados vengono rapiti, 20 mila all’anno. [...] Fino al 2005 di tutto questo padre Solalinde non si occupa, come racconta in "I narcos mi vogliono morto" [...] Poi nel 2005 la «scoperta» degli indocumentados: li vede per la prima volta, inizia a prenderseli a cuore, apre «Hermanos en el camino», un centro perché questi migranti possano riposarsi, mangiare, avere un posto dove stare per rifugiarsi da polizia e narcos. Viene minacciato di morte diverse volte dai narcos che gli impongono il silenzio sui rapimenti dei migranti a scopo di estorsione. Ma padre Solalinde non tace, anzi denuncia ai mass media i fatti di violenza e corruzione cui viene a conoscenza. Nel suo libro Solalinde racconta le lotte per la dignità dei migranti, le violenze da loro subite, la sua «conversione» per difendere i migranti in nome della solidarietà predicata da Gesù Cristo.“ (dal comunicato stampa della EMI, Editrice Missionaria Italiana). Non mancate! Seguite l'evento anche su facebook

Time

(Wednesday) 21:00 - 23:00

Location

Casa sul Pozzo

Corso Bergamo 69, Lecco

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