Settembre, 2016
27sep20:3022:30Sesto S.Giovanni (MI), Le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati.
L'evento in dettaglio
Amnesty International Lombardia vi invita all'evento organizzato dal gruppo di Monza-Brianza di Amnesty International, il quale, in collaborazione con Comsed (Cooperation of
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L'evento in dettaglio
- Marco Lardera, Amnesty International
- Maria Barresi, giornalista del TG1, autrice del libro “Non dire niente”
- Maryan Ismail, antropologa
- Saida M. Jama, pubbliche relazioni Comsed
- Benedetta Liberali, avvocato, assegnista di ricerca, Università degli Studi di Milano, professore a contratto, Università di Verona
- dott. Abdulcadir Mohamud (in collegamento via Skype dalla somalia), chirurgo, Premio nazionale Città di Praia a Mare per la solidarietà, Premio grande Ippocrate di Milano, fondatore e presidente dell’organizzazione non governativa Galkayo Medical Foundation, Galkayo, Puntland, Somalia
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LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI sono pratiche rituali, in uso presso molte comunità africane e asiatiche, che prevedono l’asportazione totale o parziale dei genitali femminili. Ogni anno due milioni di bambine ne sono vittime, e si stima che 135 milioni di donne abbiano subito tali mutilazioni. Tali pratiche sono un gravissimo pericolo per l’integrità fisica e psicologica della donna e sono causa di emorragie, infezioni, traumi e talvolta di morte. Le mutilazioni genitali femminili sono una grave forma di violenza e un brutale strumento di controllo della sessualità femminile, che permette il perpetuarsi della condizione discriminatoria che molte donne vivono all’interno delle loro comunità. Le mutilazioni genitali femminili sono violazioni dei diritti umani delle donne, sanciti dai trattati internazionali, a cui gli stati responsabili sono chiamati ad adeguare la loro legislazione.
I MATRIMONI FORZATI riguardano 13,5 milioni di bambine e ragazze che ogni anno, nel mondo, sono costrette a sposarsi con uomini molto più vecchi di loro, vedendosi di fatto negata l’infanzia. Isolate, tagliate fuori da famiglia e amicizie e da qualsiasi altra forma di sostegno, perdono la libertà e sono sottoposte a violenze e abusi. Molte di loro rimangono incinte quando sono ancora delle bambine. Nel 2015, le Nazioni Unite ha adottato la prima Risoluzione sulla prevenzione e l’eliminazione dei matrimoni precoci e forzati. Il testo ribadisce che tali pratiche sono una violazione dei diritti umani delle donne e delle bambine. La Risoluzione si rivolge agli stati, ma sottolinea anche l’importanza del coinvolgimento dell’intera società civile per contrastare questo fenomeno.
Data e orario
(Martedì) 20:30 - 22:30
Luogo
Biblioteca di Sesto San Giovanni
Villa Visconti d’Aragona, Via Dante Alighieri 6, Sesto San Giovanni