Questa settimana il tema è quello del commercio d’armi. E il film che vi proponiamo, Lord of war, racconta gli affari di un trafficante d’armi , il rapporto con la guerra e il denaro.
La trama complessa e labirintica tra affari, politica, lobby delle armi è molto chiara in questo film che viene classificato come thriller d’azione. Un film non nuovo ma che rimane purtroppo di attualità, perché i meccanismi del commercio legale e del traffico delle armi non è sostanzialmente cambiato negli anni.
Protagonisti Nicolas Cage e Ethan Hawke, il film è diretto da Andrew Niccol, che nel 1998 ha vinto il BAFTA per The Truman Show.
Sul giornale “L’Unità”, una recensione dice “Tra le comparse del film molti “bambini-soldato”, protagonisti di guerre vecchie e nuove che insanguinano il continente africano. Quanto lo spettatore vedrà al cinema, magari pensando di assistere ad un’opera di fantasia, è, val la pena di ripetere, quanto e veramente accaduto e accade: con le armi fatte sparire a Mosca e Kiev si sono massacrati serbi, bosniaci e croati, sono state armate falangi di bambini che hanno sgozzato, incendiato villaggi, compiuto stragi con fiammanti Ak 47 venduti dai colleghi di Cage-Orlov. Tutto ciò è accaduto con la complicità, la supervisione e l’approvazione delle grandi potenze”.
Quando si parla di Lord of War si ricorda anche il film del 1974 con Alberto Sordi “Finché c’è guerra c’è speranza”. Perché in entrambi i film rimane chiaro che dietro all’affare delle armi l’unica cosa che conta è il business.