Paolo Natile è stato un Attivista di Amnesty International per quasi 25 anni.
Lombardo di adozione ma figlio di quella Roma magica per cui anche la carbonara e l’amatriciana sono a tutti gli effetti diritti umani, ma solo se rigorosamente con guanciale e pecorino. E le sapeva fare ad opera d’arte tanto da proclamarsi il re della prima e il principe della seconda.
Attivista, Amnistiano e Amatriciana non sono le uniche parole che iniziano per “A” a definirlo al meglio: appassionato, acuto, attento, affidabile, ascoltatore, avveniristico, altruista, accorto, amico.
Paolo scrutava il mondo attraverso piccoli occhiali ovali old style. Credeva profondamente in Amnesty International, come si crede nelle amicizie più pure. Il suo impegno costante nel nostro movimento è stato tale da dare vita ad una vera e propria corrente di pensiero definita “Natilismo” con cui ha formato intere generazioni di altri attivisti: responsabilità, rigore ma anche una tavola imbandita a cui sedersi intorno in tanti per parlare del tempo che è passato e assaporare con stupore e orgoglio che la voglia di cambiare il mondo insieme non è stata scalfita. Brindare ancora tutti insieme, perchè in effetti Amnesty è nata anche a causa di un brindisi negato.
Attivarsi sempre e arrendersi mai davanti alle ingiustizie.
La sua cura e dedizione per le cause sposate da Amnesty rimanevano le stesse sia che fosse una manifestazione da milioni di persone ove sventolare una bandiera gialla oppure un tavolino di raccolta firme in una piazzetta di provincia.
Paolo c’era sempre in prima fila, a testa alta e con lo sguardo fiero. Una volta gli chiesero: “ma perchè lo fai?” “Perché è giusto. Va fatto. Si fa”.
Così eccoci qui, che facciamo ciò per cui gli saremo sempre immensamente grati: credere negli esseri umani e trasformare in azioni concrete i principi.
Conosci una persona con questa voglia di fare azioni di cambiamento per i diritti umani? Ha tra i 16 e i 20 anni? Vive in Lombardia? Facci conoscere la sua storia attraverso le sue azioni di cambiamento. Ne sceglieremo una e la premieremo con la partecipazione a uno dei summer lab di Amnesty International.